Idee sempre originali e divertenti dal mondo del matrimonio: è tempo di Trash the Dress, il nuovo modo di concepire il servizio fotografico
di Giorgia Coppi
Amo il mondo del matrimonio perché riesce sempre a stupirmi. È uno dei momenti più intensi della vita di una coppia e quando meno te lo aspetti ti sorprende con novità e spunti originali a cui è difficile dire di no.
Ed è dagli USA e dall'Inghilterra che arrivano le idee più stravaganti e innovative... come la nuova tendenza artistica in fatto di foto: il Trash the Dress!
Cosa è? Ve lo spiego io, o meglio, ce lo spiega Maurizio Badolato di GoldFoto, studio fotografico di Roma, che è più ferrato di me in materia e, soprattutto, esegue questo tipo di servizi con immutata passione da circa 20 anni.
“Nel giorno del matrimonio tutto deve essere perfetto. L'abito, soprattutto quello della sposa, viene trattato come un neonato, guai se si fa una piega, guai se si sporca, guai se qualcuno lo calpesta... poi, attenti al velo, a respirare piano e tanto altro. Forse è anche per questo motivo che nel campo della fotografia matrimoniale sta dilagando il Trash the Dress, che tradotto significa proprio distruggi il vestito.
In parole povere: dopo il giorno del matrimonio gli sposi si sottopongono ad un servizio fotografico in luoghi insoliti... per così dire, luoghi in cui non siamo abituati a vederli e nei quali i vestiti possono essere maltrattati, sporcati, distrutti... simbolicamente si intende! Il Trash the Dress è proprio questo: l'evoluzione in chiave contemporanea del reportage di matrimonio”.
“Il fascino di questo nuovo stile risiede nel suo potere di decontestualizzare l'abito”, continua Maurizio, “dai posti canonici, tradizionali, classici e sempre perfetti in cui siamo abituati a vederlo, si passa ad un fitto bosco dove il velo si intrappola tra i rami, su un molo dove si bagna o si insabbia dopo un tuffo in mare, in un cantiere dove tra gru e fango potrebbe sporcarsi.
Spettacolari foto degli sposi quindi in luoghi sorprendenti e l’effetto è rafforzato grazie alla serena predisposizione della coppia che è svincolata dai parametri del giorno della cerimonia. Risultato: una gioiosa e spontanea sessione fotografica, simile a uno stage di moda, dove gli sposi svelano la loro anima avventurosa e impavida. A monte di tutto il divertimento è assicurato”.
Mia madre avrebbe delle riserve... lei conserva ancora il suo abito immacolato con la naftalina in armadio...
“E infatti il Trash the Dress è figlio del nuovo millennio”, mi blocca Maurizio. “È vero che il vestito potrebbe rovinarsi, ma c'è un trucco: per rendere le foto più realistiche si può intervenire con un lavoro di post produzione sugli scatti più suggestivi, ed evitare così che la gonna si strappi davvero. Il risultato sarà eccezionale: foto diverse, uniche, fuori dall'ordinario, un servizio fotografico che non sostituisce quello classico, ma lo arricchisce, lo rende unico, gli dona una nuova identità. Gli sposi, più rilassati e consapevoli rispetto al giorno delle nozze, esorcizzano così tutta l'ansia accumulata prima del grande passo.
Per quanto riguarda i luoghi dove ambientare il servizio Trash the Dress non ci sono limiti all'immaginazione e neanche di tempo. Quante volte gli sposi subito dopo la cerimonia si preoccupano di scattare in fretta le foto per non fare aspettare gli invitati, che intanto attendono al ristorante in preda ad attacchi di fame apocalittici? Ecco, con il Trash the Dress si può dire addio a questo tipo di preoccupazioni... l'unica cosa che si deve fare è rilassarsi e godersi un momento così divertente e fuori dal comune”, conclude Maurizio.
Ok, mi hai convinto! E a voi? Cliccate qui per richiedere maggiori informazioni a GoldFoto.
Notizia del 30/07/2013