Stupire gli ospiti con un matrimonio anticonvenzionale è possibile: organizzate un Rock 'n' roll Wedding.
Monotonia? Noia? Tedio? Vade retro! Il nemico numero uno per un matrimonio è lo sbadiglio: ospiti che si stiracchiano per trovare una posizione più comoda, mani che sorreggono visi che altrimenti cadrebbero nei piatti, occhi che supplicano un colpo di scena. Sì, abbiamo esagerato, ma se non volete che tutto ciò diventi realtà, potete organizzare un matrimonio diverso dal gusto deciso e dalla personalità forte. E qui ci vogliono idee per il matrimonio, ad esempio potete organizzare un Rock 'n' roll Wedding!
The Fooders, società di catering di Roma fondata da cuochi (che sono tutt’ora in cucina, oltre che fuori), propone questo nuovo progetto che nasce per far divertire l’ospite come se fosse un amico. Ovviamente con la parola rock 'n' roll si identifica un’attitudine, quella di fare le cose a modo nostro, senza tener conto di schemi prestabiliti, perché non esiste una formula per la felicità.
“Se avete preso in mano un magazine sul matrimonio e non vi siete sentiti per niente a vostro agio, avete trovato le persone che fanno per voi!”, ci spiega Francesca Barreca. “Il nostro non è un progetto che nasce per sfornare mille matrimoni l’anno, il nostro livello di cura dei particolari non ce lo permette. Siamo tre soci molto giovani ma abbiamo già 'vecchi clienti' che sanno perfettamente che non possono aspettare l’ultimo momento per chiamarci, potremmo essere già occupati! Ogni matrimonio è un vero e proprio party e la formalità è il peggior nemico, per questo oggi è possibile creare un matrimonio in puro stile indie... cioè indipendente!"
“The Fooders come Grateful Dead: creare una 'fan experience' ad ogni boccone”, continua Francesca Barreca. “Se fossimo una band saremmo stati e saremmo ancora oggi i Grateful Dead, perché non abbiamo clienti ma Fan. Reinventare la figura del cuoco ci ha permesso di dare una nuova interpretazione al cibo e di creare una forte interazione col nostro pubblico, un'esperienza papillo gustativa che va al di là della semplice soddisfazione di un istinto primario. Per noi non è stimolante rimanere chiusi nelle quattro mura di un ristorante e mettendoci all’ascolto di tutto quello che succede fuori dalla cucina amiamo innovarci continuamente creando nuovi modelli di fruizione per il cibo e sinergie con quello che più ci piace. Così nascono i Surprise Dinners: pietanze a sorpresa racchiuse in bicchieri di polistirolo bianco che non fanno intravedere nulla al loro interno. Oppure i menu illustrati: capolavori di gusto dove gli ingredienti e la preparazione del piatto vengono illustrati da disegni, per colpire non solo con il gusto, ma anche con la vista. Ancora la Microcena: formula che prevede la preparazione di un aperitivo espresso servito in microportate, per un buffet non illimitato, ma di certo un po' gourmet”.
“Totally Fooders”, prosegue Francesca Barreca, “è il nostro grido di battaglia. Quante volte siamo stati a quelle feste a tema e ci siamo accorti di mille particolari che ci sembravano stonati rispetto al resto? Quei colori stridenti, o troppo vecchi? Quei piatti appena scappati dagli anni ‘80? Quante volte avete mangiato negli ultimi anni risotti alla crema di scampi? Linguine allo scoglio? Trionfi di qualsiasi cosa? Angoli di questo e di quello? Non stiamo criticando il lavoro altrui, il problema è a che noi tutto questo va proprio stretto. Senza parlare dell’eccesso opposto: tutto finger. Finger di ogni cosa. Ci va stretto anche questo. Non siamo abituati a servire i nostri piatti sempre nello stesso modo: ci sarà sicuramente la volta in cui il finger food è la forma più adatta, ma potrebbe capitare di vedere lo stesso cibo in versione classica. Sono cose che vanno decise in base al contesto e al gusto degli sposi. Ad esempio: non serviremmo mai la nostra jambalaya senza che ci sia un gruppo funk a disegnare la colonna sonora del vostro giorno più importante”.
“Featuring. Le contaminazioni e le collaborazioni sono linfa vitale per noi”, conclude Francesca Barreca. “Come delle vere e proprie rock star abbiamo i nostri gruppi spalla: scenografi, fioristi, fotografi, video maker, dj e musicisti... tutti con un'attitudine indie! Anche le location proposte hanno un gusto un po' ribelle: case private, gallerie d'arte, edifici post- industriali, loft, cantine e via dicendo. E per lasciare un piacevole ricordo ai vostri invitati, abbiamo pensato a dei Foodgadget: esperienze culinarie in piccoli kit dal packaging accattivante... molto molto rock!”
Notizia del 02/11/2011