Si è conclusa ieri l'edizione 2015 di Sì Sposaitalia Collezioni, appuntamento irrinunciabile che ha visto sfilare gli abiti da sposa della prossima stagione di stilisti e designer internazionali.
Versatilità: questo è l'aggettivo che meglio racconta le passerelle della kermesse milanese. Non un solo stile, non un solo essere... ma tanti modi di esprimere la sposa della prossima stagione, tante sfaccettature tipiche proprio del mondo femminile.
Seppur con sguardi diversi, gli stilisti hanno imposto all'attenzione una sposa ricamata: le lavorazioni in pizzo, infatti, sono presenti in quasi tutte le collezioni.
Ad esempio, per lo stilista Papilio la sposa è etera e leggerissima, con ricami che le accarezzano la pelle senza stringere mai e pizzo che si unisce al tulle, allo chiffon e al mikado per dare un effetto ancora più delicato.
Il pizzo però sa essere anche molto audace. Ecco che nascono abiti da sposa in pizzo lavorato dove i corpetti diventano bustier come per le dame dell'800... quando il fiato si tratteneva per sembrare più belle.
Questo è quello che succede alla collezione 2016 di Tarik Ediz, stilista turco laureato in ingegneria: pizzi floreali realizzati ad arte e décolleté profondi evidenziano la linea delle spalle che spesso vengono lasciate scoperte o sono tagliate da uno scollo a barchetta.
Non può mancare la contemporaneità a Sì Sposaitalia Collezioni. Infatti hanno sfilato anche abiti da sposa essenziali, dalle linee lisce e fresche, come quelli del nostro Antonio Riva.
Per lui la sposa è semplicità e purezza, personalità e carattere, ma anche originalità grazie alle rouches che il tessuto disegna con maestria ed eleganza: grandissimi fiori si delineano sul corpo della sposa, sia davanti che sul retro, niente è lasciato al caso... i tessuti si rincorrono, ondeggiano e sono sempre perfetti ad ogni movimento.
La sposa del 2016 sa essere anche trasgressiva. È così che le passerelle si sono colorate di abiti da sposa “selvaggi” grazie al contributo del designer inglese David Fielden, che propone abiti dai materiali grezzi, che scivolano addosso come una seconda pelle e si impreziosiscono con merletti evidenti e con fiori in tessuto lasciati molto lenti.
C'è un chiaro richiamo alla natura: infatti i capi sono realizzati usando materiali che richiamano la Madre Terra e che donano alla sposa un'allure dinamica e determinata.
L'originalità è dettata anche da abiti principeschi dall'anima rock. Abbiamo visto sfilare abiti da sposa con grandi e pompose gonne che, oltre ad essere impreziosite da ricami floreali, si aprono e nascondono short alla moda tutti paillettati... per una serata danzante post ricevimento di matrimonio. Questa è la tendenza della stilista messinese Amelia Casablanca che azzarda anche abiti color viola, o lilla per le più superstiziose, che sembrano delle grandi pennellate sulla tela.
Per finire questa carrellata, non possiamo non ricordare gli accessori per gli abiti da sposa. L'espressione massima di femminilità ed eleganza è stata interpretata dal designer Lusan Mandongus, che copre il capo della sposa con velette e cappelli, dallo stile inglese... molto bon ton, molto chic.
Foto a cura di Le Foto di Paola.
Notizia del 26/05/2015