Da sempre durante eventi formali, o negli antichi balli del novecento, l'uomo indossa abiti scuri e molto sobri, questo perchè un vero gentiluomo deve lasciare che la propria dama "brilli di luce propria".
Con il passare degli anni, però, anche gli abiti da sposo comincia a ritagliarsi sempre più la sua importanza, basta pensare alle nozze di un noto pugile che per il suo matrimonio in Campania ha scelto un eccentrico tight bianco con collo di pelliccia e bastone.
Ad oggi, a parte le stravaganze, sono tre le tipologie di abito da sposo da poter scegliere per lui: il tight, il frac o il completo tre pezzi. Vediamo in questo articolo il tight.
Il tight per lo sposo
Il tight è l'abito da sposo per eccellenza. Secondo il galateo del matrimonio la versione tradizionale del tight è così composta:
Abito da sposo: il tight
Abito da sposo: il mezzo tight
- tessuto in fresco lana;
- giacca di colore grigio molto scuro o nero a code lunghe che sfiorano quasi il polpaccio;
- la giacca segna la vita e fascia i fianchi, sempre allacciata;
- pantaloni rigati;
- gilet grigio perla;
- camicia di colore bianco con collo rigido, inamidato e angoli rialzati, polsini doppi chiusi da gemelli;
- cravatta argento. Per un matrimonio di gran gala, si userà la cravatta a plastron fermata da una spilla con perla;
- calze nere lunghe in cotone, seta o filo di Scozia;
- scarpe stringate nere;
- guanti di camoscio grigi;
- cilindro nero;
- gardenia, camelia o garofano all'occhiello.
In alternativa c'è il mezzo tight, senza le code, né guanti in camoscio né il cappello a cilindro.
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- Abito da sposo
- Abito da sposo: il frac e il completo tre pezzi