Oggi… ho deciso… ve lo racconto…a un mese di distanza… prendo carta e penna… anzi no!!!... mouse e tastiera e ve lo racconto il mio giorno più bello ed emozionante…
È già passato un mese… ma a me sembra tanto ieri… le emozioni provate sono state così intense e forti che le sento ancora dentro, quasi palpabili e tangibili…
Inizio da un po’ prima… o meglio dal giorno prima. Infatti anche il venerdi è stato ricco di emozioni per me e il mio amore.
Innanzitutto ho preso un bel giorno di ferie… infatti ho lavorato fino al giovedi…
La mattina del venerdi ricordo di aver fatto tante piccole cose a casa, mi sono pure stressata ad andare in banca, perché avevo problemi con la carta di credito (… fatta apposta prima di partire per gli States…), ma soprattutto mi sono dedicata ad addobbare la scala esterna di palloncini bianchi e perlati a cuore e nn, gonfiati ad elio il giorno prima, a casa del mio allora futuro… e qualche fiocco di tulle qua e là e le piante di mia zia… mi sono divertita parecchio, ma anche stressata…
Il pomeriggio, mentre tutti erano via ad Alghero per prepararmi il letto, mi sono dedicata ad un bel bagno rilassante. Sono uscita verso le 6 del pomeriggio vestita di tutto punto con un bellissimo abito preso per l’occasione: la festa a casa del mio fidanzato (usanza del suo paese). Ma prima capatina dal parrucchiere per una messa in piega. Arrivo dai miei suoceri verso le 8… ormai tutti aspettavano solo me… vedo il mio futuro marito fuori in giardino che mi aspetta e lì capisco che mancano solo poche ore al momento del sì…
La serata è andata benone tra brindisi, risate, scartamento di buste e regali, e complimenti ad entrambi…
Rientro a casa verso le 11 di notte… sonno nn tanto, ma per fortuna un po’ ho dormicchiato… svegli alle 5.45 per andare dal parrucchiere… è venuta a prendermi quella che considero già da tempo mia sorella, più che testimone. Alle sette puntuali come un orologio svizzero sono sotto le mani del truccatore… il martedi precedente abbiamo optato, insieme ad un’amica, di mettere in risalto gli occhi, visto che avrei indossato il cappello, con un ombretto verde brillante sfumato sull’oro/carne… tres chic… anche se inizialmente nn l’avrei mai detto, avevo sempre pensato ad un trucco leggero e quasi impercettibile… truccata ero ormai pronta per l’acconciatura… decidiamo per un raccolto, sebbene avessi pensato, qualche giorno prima, ad un semiraccolto… insomma cambio idea anche sull’acconciatura… ma mi ci vedo. Intorno alle 8 è arrivato bruno, il mio fotografo, scelto per immortalare tutti i momenti della giornata a partire dall’acconciatura e da trucco, mentre l’altro reporter immortalava il mio futuro marito. Una volta concluso con me… il parrucchiere attacca sulla mia testimone: trucco e parrucco…
Usciamo che sono già le 9.00… abbastanza tardi… visto che il corteo sarebbe partito da casa mia alle 10.30. In macchina con Ema ormai si fa strada l’emozione… nn faccio che pizzicarmi le guanciotte per vedere se è tutto vero… Arrivo a casa alle 9.15… mi piacerebbe che nn ci fosse nessuno… invece vedo già i primi invitati, zie, vicine di casa appostate… mi fiondo… ecco la parola giusta, mi fiondo dritta in camera a cambiarmi, ma prima dò il regalo a mia madre volevo che lo indossasse il giorno… e qui prime lacrime, mamma è bellissima e la tensione e l’emozione ormai fanno da padroni. Prima di cambiarmi faccio entrare bruno nella stanza… vuole assolutamente fotografare l’abito e le scarpe…
La vestizione… beh!! tutto è stato molto veloce… il tempo davvero stringeva… ema che mi spalmava brillantini sul petto, profumo Moschino love love, perle al collo e al braccio destro, poi calze, intimo, reggicalze, bustino, scarpe, guantini… e finalmente dentro il mio abito… mi hanno aiutata Ema, mia mamma e mia zia/madrina (nonché addetta a tenere le fedi lungo il tragitto fino alla chiesa).Il copri spalle ha creato qualche problemino… nn ci ricordavamo più come andava messo… e poi il cappello… nn sapevo quanto dovessi calarlo sul capo… da una parte nn volevo che mi ballasse in testa… dall’altra nn volevo rovinarmi già subito l’acconciatura… mentre ero in camera bussa qualcuno… Serena, mia comare, curiosissima di vedermi… mi dice che sono bellissima… come nn crederle… con lei ho condiviso gli anni delle superiori e tanto altro… lei che desiderava da tempo che vivessi questo giorno… poi è la volta di mari, la moglie del mio test, ormai la curiosità nn la tiene più… mi ricordo il suo sguardo di sorpresa… nn se lo aspettava un abito così… io che con lei cercavo un abito alla Julia Roberts in Se scappi ti sposo…
Mentre tentavo di mettere il cappello sento i clacson delle macchine… il mio amore era arrivato con tutta la famiglia al seguito… l’adrenalina era orami stelle… da una parte nn volevo uscire dalla stanza… avevo paura dei commenti… avevo paura di nn piacere… e dare un’impressione diversa… avevo paura di incastrarmi sulla porta col cappello (hi hi hi…) …ma mi sposavo… certo che dovevo uscire… Bruno… l’unico uomo che fino a quel momento mi aveva vista mi incoraggia con un complimento e allora… ombrellino alla mano faccio la mia comparsa in salotto, dove c’è oscar, vestito di tutto punto il mio oscar mi aspetta… so che sono passata tra numerose persone ma ho visto e ricordo solo lui, lo vedo ancora, il suo sorriso, la sua emozione, il suo tenero bacio e dalle sue mani il bouquet che avevo sempre immaginato per me… piccolo, tondo, semplice di rose bianche, con sotto una piccola striscia di voile… mi divincolo subito e mi sposto appena per prendere lo spillone con il puntale di perla che fingevo in tutti quei giorni di nn aver trovato… per fargli una sorpresa… glielo appunto al nodo della cravatta… sbaglio… glielo ri-appunto… mentre il mio amore trema e teme che lo punga… ma nn succede. Poi la benedizione da parte dei genitori… ci inginocchiamo a favore dei fotografi e degli sguardi delle persone presenti… forse è lì che mi accorgo di tutta quella gente e mi prende un po’ l’eccitazione… dietro i nostri genitori che ci augurano cose meravigliose… ma sono solo le mamme a parlare… mia mamma per l’emozione diceva solo “salute” “salute” “salute”… una volta in piedi ci abbracciano fortissimo… ed io ricorderò per sempre l’abbraccio di mio padre, dopo settimane di incomprensioni mi avvolge dentro di sé e io che scoppio a piangere per l’emozione…
E poi eccomi sul pianerottolo di casa, pronta ad uscire al braccio di mio padre… e lì prendo davvero coscienza delle persone che sono venute unicamente per noi… sono tantissime e applaudono me… nn ci credo… mi stacco dal braccio di mio padre perché la scala è stretta e con la coda del mio abito rischiamo di fare un ruzzolone… meglio di no… non vorrei finire su paperissima sezione matrimoni!!! Mio padre mi precede e varcato il cancello oscar mi bacia…
Saluto, stringo mani, abbraccio gli amici più significativi e in particolare Giuseppe, mio compare da 7 anni, e poi Fabio e altri che nn ricordo ma che mi dicono “sei bellissima”
Mi siedo sulla macchina e inchinandomi per entrare… ovvio mi si sfila il cappello… la tesa è ampissima ma lo adoro… entrano poi i miei, mia mamma a sinistra e mio padre a destra… il mio cappello in grembo a me, mentre do il bouquet a mia madre…
Il viaggio è durato un’ora buona, io alla testa del corteo, con la macchina della sposo che superava tutti e andava forte… mi ricordo la bellissima musica del lettore, fatta a misura per quel momento, che mi ha rilassata nella maniera giusta. Eccoci finalmente sotto il piazzale della chiesa: ore 11.30. io nn volevo assolutamente salire sul sagrato prima di vedere ema e mia madrina con le fedi… alla fine eccole… mentre arrivano anche tutti gli altri invitati. Salgo le scale con in mano bouquet e ombrellino, mentre paggetto e damigella giocano tra loro e io ringrazio tra me e me per quella giornata meravigliosa di sole, per quel mare lievemente increspato, di un azzurro intenso che rimarrà sempre dentro me, dentro noi… “avete scelto una cornice meravigliosa” mi diranno più tardi tutti… ma dentro so che nn abbiamo scelto Castelsardo solo per il suo fascino e perché è una cartolina di colori… l’abbiamo scelta perché è qui che oscar mi ha essenzialmente chiesto di sposarlo… lo ricordo ancora quel pomeriggio… il primo di tanti che sono poi seguiti…
…noi sulla terrazza in cima al castello…: “Con una vista così nessuno può mentire, da questa prospettiva ti dico fidati di me” mi aveva detto…, “Fidati di me”… ed ora eravamo lì… a guardarci negli occhi e da lì a poco prometterci la fiducia, l’amore, il rispetto per tutta la vita.
E finalmente eccoci pronti… con un quarto d’ora di ritardo e i borbotti del sacrestano… oscar entra al braccio della mamma sulla marcia tratta dal Lohengrin di Wagner scelta da me e suonata da un bravissimo direttore d’orchestra di professione, accompagnato dal contrabbasso di rinaldo, dal violino e dalla voce meravigliosa della soprano. Io nel frattempo, mentre dispongo davanti paggetto e damigella, ho in mano un fazzoletto tutto bagnato e provo a chiederne uno ai turisti che si assiepano curiosi all’entrata della cattedrale… ma nessuno ne ha… è arrivato il momento di entrare… sono al braccio di mio padre, i bambini camminano piano davanti a noi ed io con gli occhi lucidi intravvedo la gente che mi sorride… è emozionante pensare “tutta questa gente per noi…”
Alla fine vedo il sacerdote, che ormai è diventato un nostro amico, dopo oscar saluta e bacia me e anche lì è dura trattenere le lacrime… mollo l’ombrellino… si mollo è la parola giusta… a Gabriele, il mio testimone… ci sediamo… finalmente mi siedo e centro la seduta… avevo paura di spostare la poltrona con la coda dell’abito e cadere… ma nn succede.
È emozionante quando Ema legge il sonetto di Shakespeare, l’intonazione è giusta… le pause pure… io lo recito a memoria con lei e le lacrime rigano le mie guance anche stavolta…
È Mari a leggere la prima lettura, a Sere tocca il salmo responsoriale, mentre ema legge l’inno alla carità. Dopo la lettura dell’incontro di Maria con Elisabetta, Gianni dà inizio all’omelia. Un’omelia bellissima che tutti “hanno sentito dentro”, la citazione manzoniana (“… questo matrimonio sa proprio da fare”) e la citazione dell’ “Amore conta” di Ligabue l’hanno resa originale e semplice allo stesso tempo… tutti alla fine mi chiedevano dove e come avessi conosciuto il sacerdote…
Poi è arrivato il momento delle promesse… Gianni ci ha invitato a leggerle rivolti verso gli amici e i parenti… tutti si aspettavano che ci impappinavamo tanta era l’emozione che, soprattutto io, emanavo, ma nn è successo…
Il momento delle promesse… le abbiamo lette rivolti verso gli invitati, non ci siamo fatti tradire dall’emozione e ricordo anche di averlo guardato negli occhi mentre gli giuravo amore eterno…
Invece al momento delle fedi sono andata nel caos… lui mi infila l’anello nel dito e nella mano giusta… mentre io sbaglio ho sbagliato mano… per me destra e sinistra è UNA CONFUSIONE CONTINUA…ma pare porti bene… anche mia suocera sbagliò mano… 35 anni fa!!! ))
L’altro momento saliente ed emozionante per me è stata la lettura della benedizione apostolica inviataci dal papa, molto commovente anche per i miei.
Finalmente dopo le firme e le foto di rito coi parenti siamo usciti mano nella mano sulla marcia di Mendelssohn… pioggia di riso e grano su di noi, piccole bolle di sapone a colorare il momento nelle foto e stelle filanti e coriandoli per noi… tutti hanno voluto che aprissi l’ombrellino una volta fuori… io sulle prime ho detto no (… la modista nn me lo aveva mai fatto aprire per scaramanzia… che sciocchezza… tutt’al più può piovere, no??)… poi l’ho aperto e ho tante foto carine col parasole prese un po’ da tutte le prospettive… tutti che ci baciano e ci abbracciano… credo di nn aver mai ricevuto così tante dimostrazione di affetto…
Mentre gli invitati andavano alla volta del ristorante, noi abbiamo dedicato mezz’ora alle foto coi reporter nel centro e lungo la scogliera di Castelsardo… a quel punto mi sono tolta il mastodontico cappello che mi nascondeva un po’…
Una bella sorpresa è stato ritornare alla macchina… era piena zeppa di palloncini colorati… un regalo di mio fratello e di serena… è stata dura entrarci col mio abito… ma alla fine ce l’abbiam fatta… sono arrivata in ristorante tra l’euforia e la stanchezza post-ansia da prestazione, molto simile al dopo-esami universitari… quando nn avevi più nemmeno un neurone per pensare...
Credo che un’ora buona l’abbia passata così… in questo stato di annebbiamento… anche perché alcune cose nn sono andate proprio come dovevano… poi però mi sono ripresa…
Devo dire che mi sono goduta appieno il pranzo… non volevo mi accadesse come a tutti gli sposi che alla fine nn riescono a mangiare niente… noi abbiamo, per lo meno, assaggiato TUTTO e fatto anche da padroni di casa… ovvio…
La torta alla fine nn era il cake inglese da me tanto anelato, ma tutti ci hanno fatto i complimenti per la sua bontà… il thun l’ho messo ugualmente però!!!
Dopo ci siamo scatenati sulle danze… probabilmente mi giudicherete poco obiettiva… ma credetemi se vi dico che il matrimonio dove mi sono divertita di più è stato il mio!!!
Un giorno meraviglioso il mio matrimonio... ancora oggi... a più di mese di distanza continuano ad arrivare le cartoline che il mio testimone ha fatto firmare e scrivere durante il ricevimento... quasi ogni giorno ne arriva una e leggo gli auguri, i complimenti, le frasi scherzose di ogni invitato... anche dopo un mese l'emozione è ancora viva dentro me...
RESOCONTI RACCONTI IMPRESSIONI DEL MATRIMONIO
Moderatore: piccolapamy
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lorellasini - Sposa d'oro
- Messaggi: 175
- registrato il: mar 02 giu 2009 4:09 pm
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Re: RESOCONTI RACCONTI IMPRESSIONI DEL MATRIMONIO
Ciao lorellasini nel leggere il racconto del tuo matrimonio mi sono emozionata molto quasi da uscirmi anche qualche lacrima.Con le tue parole mi hai fatto percepire tutte le tue emozioni ed è bellissimo.Non vedo l'ora che arrivi il mio giorno così da provarle anch'io, perchè spero che anche il mio giorno sarà bello ed emozionante come il tuo ma soprattutto la cosa fondamentale è che vada tutto liscio.Grazie per aver condiviso con noi il giorno più bello della tua vita.
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