La seconda tappa del nostro viaggio di nozze è l’Australia, percorreremo 3000 km in macchina, passando dall’ asfalto al deserto, da un paesaggio secco ad uno verdissimo ,capiremo ancora una volta di più come non sia la natura ad aver bisogno dell’uomo, ma esattamente il contrario.
Per comunicare con l'Italia, abbiamo deciso di fare una sim australiana , con la Vodafone, ci sono dei piani tariffari appositi per i turisti, che fanno si, che la sim ad esempio duri 1 mese, al termine del quale se non viene ricaricata , la sim scade. In alcune zone dell'Australia come L'outback non avrete copertura telefonica oppure è molto debole, quindi mi raccomando quando sarete in giro in auto a farvi bene i conti con il rifornimento.
Qui dove una persona ha un reddito annuale minimo di 55.000 dollari, dove si viene pagati minimo 17 dollari l'ora netti (un cameriere prende 20 dollari l'ora ovvero 10 euro) e lo stipendio (pagato settimanalmente) è commisurato al lavoro ed alle competenze, dove i primi 2 giorni della settimana paghi l'affitto e bollette, il terzo la spesa e gli altri giorni metti da parte i soldi. Dove lo stato è contro il fumo (c'è una legge che vieta a quelli nati dal 2000 in poi di fumare, non puoi fumare nei locali e a 4 metri da essi, nei parchi), non si può bere alcolici per strada. Se vai in ospedale, non esiste il ticket, non paghi esami perché è già pagato tutto con le tasse ed alla dimissione l'ospedale ti fornisce direttamente i farmaci per la riabilitazione. Il lavoro nero esiste (chi prova a fornire lavoro in nero sono italiani e cinesi) ma, se si riceve una proposta di lavoro in nero e non si denuncia, se si viene scoperti, paga sia il datore di lavoro che il lavoratore (si rischia anche il rimpatrio). Per lavorare vi sono 2 modi:
Con il primo se rientrate nell’elenco di professionisti/lavoratori che l’Australia cerca, l azienda che vi chiamerà, vi sponsorizzerá ed entrerete senza problemi, avrete già il visto permanete e potrete portravi dietro la famiglia, una volta “dentro”non esistono controlli sul lavoro che svolgete e se lavorate. Se dopo 2 anni, voi o un vostro parente non avete un lavoro lo Stato oltre a darvi un sostegno economico vi aiuterà a trovare lavoro, chiedendovi cosa sapete fare e segnalandovi alle aziende che stanno cercando la vostra figura, ma se non riusciste a trovare lavoro (impossibile non trovarlo, in quanto venite segnalati ad imprese che cercano personale, quindi un’azienda vi prenderà per forza), a quel punto lo Stato vi interrompe il sussidio che vi fornisce. Questo dunque scoraggia i “parassiti”. Una volta che avete un lavoro potete inoltre segnalare fino a 3 conoscenti per altre posizioni (non sono raccomandazioni).
Con il secondo metodo se non rientrate mell’elnco dei lavoratori ricercati, ma volete vivere in Australia, l’iter è il seguente: una volta arrivati in Australia con il visto per lavorare (quello turistico non vi permette di lavorare), potrete rimanere in Australia per 1 anno. AL termine di questo anno, dovrete andarvene (ritornare nel proprio paese di origine) e potrete rientrare in Australia dopo minimo 6 mesi di assenza. Il secondo visto lavorativo sarà di 2 anni, al termine dei quali se proprio vorrete diventare cittadini australiani e risidervi vi saranno chiesti 6 mesi di lavoro nelle farm, al termine dei quali se sarete sopravvissuti, vi sarete conquistati la residenza in Australia.Gli australiani si stancano del lavoro che fanno e cambiano frequentemente azienda quindi c'è sempre lavoro. Come Italia con le nostre tasse, manteniamo piazza Italia a Melbourne (e chissà quante altre piazza Italia nel mondo...). L animale più diffuso è la Mucca, seguito dalla Pecora poi ci sono i koala ed i canguri. Guidare a sinistra è strano. La benzina in media costa 1.20 dollari al litro. Sydney e Melbourne si avvicinano alle nostre città (Sydney assomiglia parecchio a Milano) mentre le città/paesi più piccoli alle 8 di sera sono paesi fantasmi.
Per quanto riguarda il cibo, l’Australia paga lo scotto come L’America di essere una nazione che non esiste, che non ha una storia (gli australiani non esistono, in quanto sono tutti ex galeotti inglesi), e quindi non può avere una storia culinaria. Come terra ha tanti cibi, ma non li sanno mettere assieme, i patti sono senza sapore, non raccontano nulla, gli manca la cultura del cibo, per loro lo stare a tavola è solo una fase della giornata, non come per noi italiani che attorno alla tavola si svolge la nostra giornata
Dopo questo doverso preambolo entriamo più nel dettaglio di queste 3 settimane in terra australiana.
Melbourne 22 24 gennaio
Melbourne città viva. La città ci accoglie con la pioggia che ci accompagnerà anche per il resto del soggiorno. L’hotel è in un'ottima posizione che vi permette di raggiungere in pochi minuti Federation Square, fulcro della movida, per girare la città almeno il centro non vi servono biglietti dei mezzi, perchè ficnhè state nel centro i mezzi sono gratis J inoltre si gira benissimo apiedi, in quanto, le cose da visitare sono tutte vicine.Il 1 giorno, dopo aver sbrigato le formalità in Albergo, visitiamo i dintorni dell'hotel, visitando Federation Square, una piazza piena di locali, dove la gente è sdraiata a godersi gli US Open. Passeggiamo lungo la sponda dello Yarra River ammirando la skyline. I locali sono pieni e trovare un posto dove cenare non è facile, inoltre riscontriamo anche che, alcuni ristoranti alle 20.00 erano già chiusi. Dopo un pò di girovagare, troviamo il Movida, un locale stile spagnolo, che propone Tapas. La cena costa 97 dollari per 12 portate (6 a testa) ed il dolce. 2 giorno : incontriamo Sam un amico di famiglia di Davide,che ci farà da Cicerone per la mattinata. Visitiamo il quartiere italiano dove scopriamo nostro malgrado che come Italia manteniamo noi con le nostre tasse Piazza Italia a Melbourne ed anche il centro per i migranti italiani, visitiamo la zona di Albert Park, facendo un giro sul circuito di F1. Ci imbattiamo nella prima pranzo-colazione australiana (inglese), con uova, pancetta, funghi, pane tostato.Dopo aver salutato Sam, ci dirigiamo verso il mercato coperto e visitandolo acquistiamo i primi souvenirs e scopriamo che vendono ancora le galline vive per far le uova.. Terminata la visita al mercato, prendiamo il tram che ci riporta in zona Federation Square,seguiamo un itinerario segnato sulla guida, immergendoci così nelle vie di Melbourne, nei profumi provenienti dai vari ristoranti,visitando fra l’altro ChinaTown, il Parlamento. Il tour lo completiamo con una buona birra al Ponyfish,un pub che si affaccia sullo Yarra River, dove ci gustiamo una birra Bitter Melbourne che nonostante il nome non è affatto Bitter. La sera mangiamo in un locale che fa Hamburgher e patatine e spendiamo 15 dollari a testa, bere compreso mattino dopo, siamo pronti a partire alla volta della Great Ocean Road, ma prima una colazione finalmente in stile italiano, presso il bar Brunetti, prezzi nella media, 5 dollari per cappuccio e brioche. Fino ad ora la migliore colazione fatta. Finita la colazione, torniamo in albergo e dopo aver fatto il check out e noleggiato l auto, siamo pronti ad addentrarci sulle strade australiane.Il primo impatto con la guida a sinistra è comico, siccome anche i comandi sono invertiti ci ritroviamo ad azionare i tergicristalli al posto delle frecce e ad indicare la svolta a destra anzichè a sinistra. Dopo aver preso familiarità con i comandi, lasciamo Melbourne, direzione Cape Jervis. Il nostro percorso prevede partenza da Melbourne ed arrivo a Cape Jervis, percorrendo la Great Ocean Road. Questo viaggio, impossibile da fare in una volta sola, lo abbiamo spezzato con 2 soste. Una a Port Campbell ed una a Victor Harbour. Entrambe le cittadine sono carine, ma, non capiamo come pur essendo estate, alle 20.00 sia già tutto chiuso. Nel percorrere la GOR, incontriamo panorami bellissimi, fra cui i 12 Apostoli, London Bridge, The Arch, Lock Ard Gorge ;canguri, koala, emu, cavalli e tantissime mucche e pecore. La cosa che più ci colpisce è l isolamento in cui vivono le persone che abitano nelle fattorie lungo la strada,in quanto, tra una fattoria e l altra può esserci quando è poco 10 minuti di strada, i collegamenti con la città sono rappresentati solo dalla GOR e stradine laterali.
Il 27 gennaio, raggiungiamo Cape Jervis alle 8.00 e dopo aver sbrigato le formalità per l imbarco sul traghetto, alle 9.00 partiamo alla volta di Kangaroo Island . il viaggio dura 45 minuti, la giornata è soleggiata ed il mare è calmo questo rende il viaggio piacevole anche se il vento non permette di stare all'esterno. Arrivati a Kangaroo ci dirigiamo verso Emu Bay e American Rivers per vedere i pellicani, successivamente ci siamo diretti a Stokes Bay. Il giorno successivo, ci siamo diretti al Flinders Chase National Park dove con 16 dollari abbiamo acquistato il pass per 2 giorni per visitare il parco. Abbiamo ammirato da vicino i Leoni Marini, le Otarie Orsine, vedendole non in una gabbia ma all'aperto e quindi nel loro habitat ; Kangaroo, Wallaby, Koala anche essi nel loro habitat. Ci siamo recati anche a Parndana presso il centro di recupero della fauna, ed anche qui abbiamo visto Kangaroo, Wallaby ed abbiamo potuto dargli da mangiare ;koala, varie specie di uccelli, pellicani, pinguini, oche. Grazie alla guida abbiamo potuto toccare i koala ed avere su di loro alcune informazioni.
Il 29 gennaio al mattino ci aspetta un'ulteriore escursione di 4 ore al Flinders Chase, immersi nella natura con 4 ore di cammino nei boschi, qui si è attorniati dal clima fresco e dal silenzio, che ci permette ancora una volta di ammirare nel lor habitat canguri e koala.Terminata la visita ci dirigiamo a Penneshaw dove alle 16.30 ci attende il traghetto ed una volta riportati sulla terra ferma, partiremo per Adelaide.Ad Adelaide arriviamo che ormai è sera, non abbiamo tempo di girarla perchè l’indomani abbiamo il volo per Alice Springs.
Il 30 gennaio atterrati ad Alice Springs, finalmente ci accoglie la vera estate australiana con circa 40 gradi.Presi i bagagli ci dirigiamo a prendere l’auto che ci condurrà alla scoperta del deserto australiano, il nostro fido 4 x 4, che si dimostrerà un’essenziale compagno di viaggio , per guadare i letti dei fiumi in secca.Alice Springs pur essendo la seconda città più popolosa del Territorio del Nord in Australia, alle 18.00, muore. Locali chiusi e pochissime persone in giro. Come città offre un carino punto panoramico in cima ad una collina, ma per il resto le attrazioni sono finite.
Il 31 gennaio partiamo alla volta dell’Outback, direzione Kings Canyon, qui impavidi percorriamo la Giles Road 100 km in puro stile 4 X 4, a ragazzi che spettacolo, strada deserta costeggiata da terra rossa che si estendeva a perdita d’occhio, macchie di bush verde e rigoglioso, mucche selvatiche , il sole ed il silenzio.
Il 1 febbraio inizia ufficialmente la visita all’Outback. In questo primo giorno la visita riguarda il Kings Canyon, Questa antica formazione di ripide pareti di roccia rossa, che si staglia al di sopra di una fitta foresta di palme, è un'importante area di conservazione e un rifugio per oltre 600 specie di piante e animali endemici australiani, in molti casi esclusivi della zona. Noi non siamo riusciti a fare la famosa Rim Walk, che con 3-4 ore di cammino ci avvrebbe fatto ammirare il Canyon dall’alto, ma ci siamo limitati ad un più semplice percorso la Kings Creek Walk, alla base del canyon, attraverso lussureggianti felci ed eucalipti siamo arrivati a una piattaforma dalla quale abbiamo ammirato le ripide pareti rocciose del canyon sopra di noi. Terminata la visita, ci siamo diretti verso Uluru.Ad Uluru, il viaggio deve essere fatto sia per ammirare il tramonto che l’alba. Noi dopo aver visto l’alba ( il 2 febbraio), ci siamo messi in marcia per percorrere il perimetro di Uluru , 10 km di camminata sotto il sole cocente 40 gradi , nel totale silenzio,se arrivate alla fine , nulla vi sembrerà più come prima.
Il 3 febbraio partiamo alla volta di Sydney, ultima tappa del nostro viaggio in Australia, dove ci siamo fermati 5 giorni.Sydney città molto simile a Milano, più caotica di Melbourne, ha come punto di incontro la sua baia (Harbour) su cui si affacciano ristoranti negozi e si svolgono tutte le manifestazioni. Per girare la città munitevi della OPAL CARD, la carta dei mezzi pubblici, mi raccomando dato che si paga per le tratte/fermate che si fanno, ricordatevi di timbrare anche in uscita dalla metro e discesa dai pullman, altrimenti pagherete l’intera tratta.Sydney, si contende con Melbourne il titolo di città migliore, è la più popolosa città dell'Australia e dell'Oceania, nonché una delle più multiculturali del mondo. L'area attorno a Sydney fu abitata dagli aborigeni per decine di millenni. I primi coloni britannici arrivarono nel 1788 con il Capitano Arthur Phillip e fondarono la città come colonia penale. Dal momento in cui si smise di trasportarvi criminali, nel 1800 circa, Sydney divenne un centro culturale ed economico globale. Si affaccia su una baia, la Sydney Harbour, lunga 20 km dove sfocia il fiume Parramatta. La città ha la forma di un triangolo il cui lato maggiore è costituito dalle dorate surfing beaches. Ogni sabato sera ci sono i fuochi d’artificio. Durante il mese di dicembre ogni sera ci sono i fuochi d’artificio, alla faccia del PM10 . Febbraio essendo il mese dell’amore ogni sera lungo le rive della baia vi erano degli eventi diversi,con musica e balli che si sarebbero conclusi con il gay pride (nulla a che vedere con la manifestazione che facciamo da noi in Italia). A Sydney fra le cose da visitare, una visita la meritano sia Harbour Bridge che l’Opera House. All’Opera House noi ci siamo concessi il regalo di vedere il Barbiere di Siviglia, che dire, oltre ad avere prezzi molto più bassi rispetto all’Italia, ci siamo resi conto di come la nostra lingua sia ricca e del perchè le opere siano cantate in italiano. L’inglese rende nemmeno ¼ dell’italiano di fatti durante l’esecuzione dell’opera, i non italiani presenti in sala, seguivano i canti dal gobbo, ma credetemi, in inglese non c’è confronto, si perde tutta l’interpretazione, la comicità, l’armonia del testo, per fortuna che essendo cantata in italiano noi l’abbiamo potuta seguire e godere appieno.Per quanto riguarda l’Harbour Bridge, vi offre un bellissimo scorcio sull’Opera House e per i più temerari è possibile anche salire fino in cima al ponte.Nei restanti giorni per visitare la città ci siamo affidati agli itinerari proposti dalla Lonely planet, che ci ha portato alla scoperta della città, tramite la visita alla residenza del governatore, Kirribilli, Bondi Beach, China Town.Sydney la salutiamo l’8 febbraio per partire alla volta della 3 ed ultima tappa del nostro viaggio.
Australia 2 tappa
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valentina cerri - Sposa di carta
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