Per colorare di creatività il ricevimento di nozze c'è chi organizza un matrimonio originale a tema Alice nel Paese delle Meraviglie. Prendiamo qualche spunto.
Un matrimonio da favola, anzi una favola per il matrimonio? Questo il must per le giovani coppie, per cui la creatività è la parola chiave che le accompagna ad ogni passo.
Ecco perché Galateo Ricevimenti, società di catering di Firenze e Milano, ha pensato di organizzare un matrimonio a tema “Alice nel paese delle Meraviglie”, favola emblema del sogno e dei desideri che si realizzano: insomma un tema per un matrimonio diverso dal quale prendere spunto.
“Con Alice nel Paese delle Meraviglie”, ci spiega Laura Tosetti di Galateo Ricevimenti, “abbiamo interpretato i sogni degli sposi. Abbiamo voluto realizzare un matrimonio semplice e informale ma interpretato con stile, dal gusto un po' vintage e mai banale. Siamo partiti da un progetto globale che doveva trarre ispirazione dal noto personaggio della fantasia ma che non sconfinasse nell’esagerazione. Non è stato facile ma il risultato ha lasciato tutti a bocca aperta”.
Come avete organizzato nel dettaglio questo matrimonio originale?
“Per cominciare”, prosegue Laura Tosetti, “ci siamo trovati d’accordo sull'invio di partecipazioni che non fossero 'da matrimonio' e così, come per magia, dalla penna sono uscite poche parole famose: “Vorrei poter volare… Ad un appuntamento col mio amore devo andar…”, e poi luogo e data!
Per l’aperitivo l’idea è stata quella di dare leggerezza ed elegante informalità. Unici elementi che ricordavano il nostro tema erano poche parole qua e là: “Bevimi”... un’etichetta sulle bottigliette da cui bere con la cannuccia, “Assaggiami”... un cartoncino apposto su dei flambeau con latte e menta e limonata, “Annusami”... su una farfallina sui fiori, “Serviti”, “Non finisce mai” ,“Buon non compleanno”, “Si può sempre averne più di niente”… erano i conetti di carta stampata appositamente per i fritti, “Dondolami”... un'altissima altalena in mezzo al parco. E poi tanti cartelli posti in posizione strategica che indicavano “Per di qua e per di là”. Oltre a coperte e ceste da picnic piene di fiori e cuscini in bianco, giallo e lavanda.
Per il centrotavola della cena si è voluto accentuare il tema utilizzando vecchi materiali di recupero: teiere, tazze e zuccheriere come contenitore per tanti fiori semplici e profumati (camomilla, peonie, fresie e giacinti) abbinati a sveglie vintage, campane contenitori di poesie, vecchi libri e cornicette leziose.
L’apparecchiatura naturalmente più appropriata è stata fatta con romantici runner in toile de jouy in color lavanda, sottopiatti, piatti e bicchieri tutti diversi tra loro”.
E per il menu? Per le bomboniere? E ancora, per la torta nuziale?
“Il menu, come tutto il resto della grafica fatto a mano, recitava sul disegno di un bel cucchiaio antico “Mangiami!”, conclude Laura Tosetti. “I nomi dei tavoli, neppure a dirlo: Alice, Pinco, Panco, Stregatto, Brucaliffo, Ostrichette, Maratonda, Lucerto Biagio, Farfarfalle, Cappellaio Matto, Nasconderello, Regina di cuori, Bianconiglio.
Per le bomboniere: vasetti di marmellata con tappo rivestito in tessuto e Smarties personalizzati con etichetta “Senza scadenza” e il nome degli sposi.
La torta era pensata sull’inversione delle proporzioni: piccola per gli sposi su un’alzatina e poi tante monoporzioni per gli ospiti su un’alzata gigante a fianco.
Per il dessert, nella cantina resa magica da luci tecniche, vecchie proiezioni e divani vintage, emergeva l’armadio delle chicche e dei ricordi… tanti vasi di caramelle e 'duri' abbinati a foto degli sposi da bambini, loro accessori e giocattoli dell’infanzia a cui erano legatissimi, come simbolo di ieri, oggi e domani... per sempre!”
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Notizia del 20/07/2011